Oggi è la “Giornata mondiale dei diritti dei bambini”. Il 20 novembre 1989 venne approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite la convenzione sui diritti dell’infanzia. Purtroppo, ancora oggi alcuni diritti non vengono rispettati. Leggendo la lista dei diritti dei bambini suddivisa con cura in tre parti e 54 articoli, risulta evidente come nei paesi considerati “sviluppati” (tra cui l’Italia), molti diritti che fanno riferimento al processo educativo non vengono considerati.
Articolo 27
1. Gli Stati parti riconoscono il diritto di ogni fanciullo a un livello di vita sufficiente per consentire il suo sviluppo fisico, mentale, spirituale, morale e sociale.
Articolo 29
1. Gli Stati convengono che l’educazione del fanciullo deve avere come finalità:
[…]
d) preparare il fanciullo ad assumere le responsabilità della vita in una società libera, in uno spirito di comprensione, di pace, di tolleranza, di uguaglianza tra i sessi e di amicizia tra tutti i popoli e gruppi etnici, nazionali e religiosi e delle persone di origine autoctona;
e) sviluppare nel fanciullo il rispetto dell’ambiente naturale.
Oggi le nostre strade sono pericolose perché sono piene di automobili che sfrecciano a velocità folli. Spesso si sentono i genitori che dicono “accompagno mia figlia a scuola in macchina perché è pericoloso” e in questo modo, diventano parte del problema. I bambini che vengono accompagnati fin sulla soglia della scuola in automobile dai genitori si limitano a guardare la città attraverso il finestrino e conosceranno meno la città che abitano, e meno se ne prenderanno cura.
I ragazzi che vanno a scuola a piedi o in bicicletta fanno attività fisica, conoscono meglio le strade e i parchi della propria città e sviluppano un’attenzione maggiore per il rispetto della natura e degli altri.
Il mezzo con cui i fanciulli si recano tutti i giorni a scuola ha un impatto molto positivo sul loro percorso di crescita.
Prova ad immaginare di avere strade sicure e di accompagnare i tuoi figli in bicicletta a scuola. Ci sarebbe meno inquinamento, meno rumore, meno traffico e meno stress. Il pianeta e i bambini ne sarebbero sicuramente felici.
Arch. G. Mandelli
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